Passa ai contenuti principali

Just married


La stagione dei matrimoni viene e va.
In questo periodo devo dire che va, dal momento che l'estate non è ancora arrivata e ho già ricevuto due inviti a nozze.
E devo ritenermi fortunata, visto che 4 anni fa sono stata invitata ed ho partecipato a sette matrimoni (ed ero pure in dolce attesa)! 
Perché per me il vero problema non è tanto quello del regalo. 
Bé si anche, chiaramente...visti i tempi di crisi che corrono bisognerebbe pure creare un fondo risparmi per regalo matrimonio (altrui).
Ma diciamocelo pure, per noi donne il vero cruccio che deriva da un invito a nozze è la scelta dell'abito da indossare. La scelta dell'abito giusto, quello perfetto,infatti, non è solo una priorità della sposa. Ma anche di chi è invitato. Specie se sei donna.
Che si tratti del matrimonio di un parente, della tua migliore amica, di chicchessia, poco importa.
Nel momento in cui ricevi l'invito e ringrazi commossa i futuri sposi per volerti rendere partecipe di un momento così importante della loro vita, nella tua testa scatta qualcosa che tu inconsciamente cerchi di reprimere, ma alla fine la domanda spontanea che naturalmente ti viene è: "E ADESSO CHE MI  METTO?".

Ed è a questo punto che si innesca una vera e propria caccia al tesoro …  Pardon  al vestito giusto per  te!

Per prima cosa, fai una rassegna mentale degli abiti più eleganti che hai nell’armadio ma ti rendi subito conto che nessuno di quelli che hai andrà bene per l'occasione.
Il tubino nero di raso? Nooo, messo troppe volte. E poi il nero, vero che mi fa sembrare più magra, ma non va bene per i matrimoni...
Quello fucsia tutto svolazzante? Nooo, troppo fru  fru e poi mica hai più trent'anni! 
E quello che hai preso l'anno scorso per il matrimonio di...Appunto già me l'hanno visto.

Mmmm...Meglio passare al "Piano B".

Esatto, il piano  B ovvero il momento della "consultazione".
Ti colleghi ad internet per cercare tutti i siti moda da cui prendere spunti e consigli su vestiti, scarpe e accessori; e siccome non ti basta, ti ritrovi a sfogliare tutte le riviste di moda che hai a casa e se queste non ti soddisfano corri subito ad acquistarne di nuove all'edicola che c'è sotto casa.
Per non parlare poi delle riunioni che organizzi con le tue amiche per discutere su ciò che metteranno loro, se hanno già qualche idea o se hanno visto  qualcosa, ecc...

Infine inizia la ricerca vera e propria.
Come una farfalla che si posa di fiore in fiore, anche tu voli di negozio in negozio provando tutto quello che vedi e ti piace.
Questo si, questo no, quello forse...
Alla fine poi lo trovi semplice ed elegante e del colore che volevi tu. E in quel momento provi la leggera sensazione che sia stato  "lui" a cercare te  e non il contrario.
Perché ti fa sentire carina e femminile e soprattutto  perché per un momento ti fa capire che anche questo è, in fondo, modo di dedicarti a te stessa e volerti bene.

Commenti

  1. e quindi? devo dedurre che hai trovato qualcosa?? :)
    aggiornami!!

    RispondiElimina
  2. Siii! Giovedì pomeriggio ero da H&M,e mentre davo un'occhiata l'ho visto. Verde petrolio, corto al ginocchio, modello "Colazione da Tiffany"(la Signora di Cefalù mi ha contagiata!)in chiffon con balza sotto tipo seta. Liscio, semplicissimo ma elegante e soprattutto super economico, cosa che per ora non guasta. Per il matrimonio che ho la prox settimana è perfetto ;)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Canzone d’amore di una ragazza folle (Mad Girl’s Love Song)

Ne ho sentito una strofa l'altra sera in TV e immediatamente l'ho cercata su internet. E' una bellissima poesia di Sylvia Plath che ho deciso di postare sul blog tradotta in italiano e nella versione originale perché mi ha fatto ricordare che in fondo l'amore è "follia". Ma una follia bella, positiva che ci incoraggia e ci spinge a fare veramente l'impossibile, pure prendere la luna per la persona amata. Peccato che presi dalla quotidianità a volte ce ne dimentichiamo trasformando tutta la nostra vita in una routine e sopprimendo la parte più vera e reale di quello che siamo. Basterebbe semplicemente fermarsi un momento, lasciando via tutto il resto, per ritrovare quello scintillio nei nostri occhi che, pensiamo sia scomparso, ma che in realtà si è solo offuscato. Io chiudo gli occhi e tutto il mondo muore; Schiudo le palpebre e tutto rinasce. (Sono convinta di averti inventato.) Le stelle escon danzando in blu e rosso, Oscurità arbitraria entra al

Se devo chiedertelo, non lo voglio più.

Non ti chiedo di darmi un bacio. Non chiedermi scusa quando penso che tu abbia sbagliato. Non ti chiederò nemmeno di abbracciarmi quando ne ho più bisogno, non ti chiedo di dirmi quanto sono bella, anche se è una bugia, né di scrivermi niente di bello. Non ti chiederò nemmeno di chiamarmi per dirmi com'è andata la giornata, né di dirmi che ti manco. Non ti chiederò di ringraziarmi per tutto quello che faccio per te, né che ti preoccupi per me quando il mio animo è a terra e ovviamente, non ti chiederò di appoggiarmi nelle mie decisioni. Non ti chiederò nemmeno di ascoltarmi quando ho mille storie da raccontarti. Non ti chiederò di fare niente, nemmeno di stare al mio fianco per sempre Perché se devo chiedertelo, non lo voglio più. Frida Kahlo L'ho trovata per caso su internet e mi ha emozionato fino a commuovermi perché profondamente vera... 💓

Ci vediamo a casa

 Ritrovarsi è una parola dai mille significati. Vuol dire svegliarsi al mattino presto e cercarsi con gli occhi ancora semichiusi. È quell'incrociarsi ancora addormentati nel corridoio e il buongiorno è un biascicato "binghiiiin". È  rivedersi la sera dopo una giornata di lavoro e raccontarsi quello che di bello o di brutto ci è successo durante il giorno. È riuscire a scambiare due parole con un sottofondo fatto di "mamma ho fame!", "mammina mi accompagni a fare la cacca!" "Papinooooo mi dai il telefonoooo", " mamminaaaa......."  e BASTA ADESSO!!!! È trovare una soluzione che vada bene a entrambi nonostante ciascuno dei due la pensi diversamente. È ritornare a guardarsi dopo una grossa.litigata È cercarsi sempre e comunque anche se siamo distanti. È essere un noi, senza dimenticarsi di se stessi. È sapere che "qualunque cosa accada, noi ci vediamo a casa".