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Ansia da scheda elettorale

<<Concentrati, non puoi sbagliare....Su, non è mica un esame all'Università! Basta che segui il colore ed è fatta>>.
Ecco quello che dico a me stessa tutte le volte che vado a votare.
Perchè la mia è una vera e propria ansia da scheda elettorale.
E dire che un pò di esperienza nel campo ce l'ho visto che vado a votare da almeno 19 anni (tutto questo tempo è passato!?!) e per 5 anni sono stata segretaria di seggio e per giunta pure precisina.
Ma intanto tutte le volte che esco da una cabina elettorale contenta e soddisfatta per avere compiuto il mio dovere di cittadina... Paf! Non c'è niente da fare.
Panico... Più mi avvicino alle urne, più mi sento addosso gli occhi nascosti da due occhiali da miope del Presidente della Sezione che con aria minacciosa segue attentamente ogni mio passo e pare mi voglia dire: "Non sbagliare sai!"
Ed eccomi lì, dunque, immobile, con le mie schede elettorali in mano intenta a guardarne il colore e a centrare la buca giusta.
Scheda rosa urna rosa.
Scheda grigia urna grigia.
Ieri almeno era così visto che per queste elezioni Comunali c'era una scheda per il Sindaco e una per la Circoscrizione.
La tragedia vera e propria però sono i Referendum!!!!
In questo caso l'attenzione si raddoppia, il cuore batte all'impazzata, le braccia che si aggrovigliano da sole - visto che ho solo due mani per tenere 25 schede! - e gli occhi vanno a destra e a sinistra per individuare le urne giuste.
E allora si comincia.
Scheda rosa urna rosa.
Scheda grigia urna grigia.
Scheda gialla urna gialla.
Scheda fucsia urna fucsia (ma poi se c'è già il rosa che cavolo ci mettono pure quella fucsia!!! Mah!)
Scheda verde urna verde.
Scheda blu urna blu.
........
........
........

Ora pro nobis.

Finalmente sotto lo sguardo indagatore del Presidente e del Segretario metto tutte le schede nelle rispettive urne.
E' finita... Pfiuuuuuu..... per questa volta è andata.
Sulla mia faccia un sorrisino compiaciuto e un pò cavallino <<Hihihihihiiiiii>>
Afferro di fretta la mia tessera elettorale e fuggo alla ricerca di Roberto che mi aspetta fuori con un sorriso rassicurante e accogliente.
Come sempre.

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