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Ci vediamo a casa

 Ritrovarsi è una parola dai mille significati. Vuol dire svegliarsi al mattino presto e cercarsi con gli occhi ancora semichiusi. È quell'incrociarsi ancora addormentati nel corridoio e il buongiorno è un biascicato "binghiiiin". È  rivedersi la sera dopo una giornata di lavoro e raccontarsi quello che di bello o di brutto ci è successo durante il giorno. È riuscire a scambiare due parole con un sottofondo fatto di "mamma ho fame!", "mammina mi accompagni a fare la cacca!" "Papinooooo mi dai il telefonoooo", " mamminaaaa......."  e BASTA ADESSO!!!! È trovare una soluzione che vada bene a entrambi nonostante ciascuno dei due la pensi diversamente. È ritornare a guardarsi dopo una grossa.litigata È cercarsi sempre e comunque anche se siamo distanti. È essere un noi, senza dimenticarsi di se stessi. È sapere che "qualunque cosa accada, noi ci vediamo a casa". 

Il più coraggioso tra tutti

Caro Paolo, sono passati 29 anni ed è come se fosse successo oggi. E in me, in questa data, avverto la stessa pesantezza di quel giorno... Mi sono sempre chiesta come si possa affrontare la paura di morire, soprattutto per chi è consapevole del proprio destino. La risposta cbe cercavo, purtroppo, l'ho trovata qualche mese fa... Cinque giorni prima che mia madre morisse, quando ha iniziato a stare male seriamente, con il tono di voce di chi è ormai rassegnato mi disse "preparati perché stavolta non potrai aiutarmi. Lo so".  Ė stato quello il momento esatto in cui ho capito che si stava avvicinando il momento in cui mi avrebbe lasciata. E la cosa strana sai qual è stata? Che non era lei ad avere paura di affrontare la morte ma lo ero io. Io, che per tre anni ho cercato di distrarla da questo triste pensiero, in realtà ero annientatandal timore di perderla e ancora di più mi spaventava il fatto di non avere il coraggio, quando sarebbe arrivato il.momento del distacco, di dir

Piano piano

  Sono passati esattamente due mesi. A volte ho l'impressione che questo tempo si sia fatto beffe di me e del chiodo che mi porto dentro al cuore. Le settimane mi sono sembrate interminabili vivendole, ma esso in realtà è scivolato via cosi velocemente che non me ne sono quasi accorta. Esattamente come la vita che, nonostante tutto è andata avanti, riportandomi alla normalità e quei sorrisi che piano piano vado ritrovando. Oggi seconda dose di vaccino e siamo tornati di nuovo qui. Ho  approfittato dell'attesa per fare una passeggiata sotto la pioggia, accompagnata dal mio ombrello a pois.  Camminare in montagna in questo periodo  mi rincuora e mi da una sensazione di conforto. Quando sono tornata mi è rimasto per un pó il profumo della terra e delle piante bagnate di pioggia e gli occhi erano pieni di fiori di lavanda, di nuvole e di mare.

Sei

Hei tu piccola, ci siamo finalmente! Dico proprio a te, si. Quella che la mattina si sveglia con il musetto imbronciato e mi dice "Mammaahhh, ma io non ho fatto colassione!". Quella che ha il ritmo nel sangue e appena sente un pò di musica inizia a ballare e a contorcersi che sembri Heather Parisi in miniatura. Quella che quest'anno ha iniziato la prima elementare, e nonostante sia la più piccola della classe e non abbia ritrovato i suoi compagni d'asilo, ha fatto nuove amicizie in e fuori classe e  tutti, maestre e personale scolastico, quando mi incontrano mi dicono "Signora sua figlia è troppo forte!" . Tu, che fino a qualche giorno fa sembrava non crescessi e invece mi rendo conto che i jeans comprati a Settembre già ti vengono corti, che sei allegra, canterina come me, precisa in quello che fai come papà, che sei curiosa e sempre entusiasta di imparare cose nuove. Tu che sei il terremoto che da 6 anni movimenta la nostra famiglia, che non ti fermi mai e