Ok, il momento critico è passato.
Siamo nel 2022.
Altro giro, altra corsa direbbe qualcuno. Ormai è fatta e dobbiamo guardare avanti.
Ma come tutti gli anni, quell'interminabile minuto che sta in bilico tra il 31 dicembre e il primo Gennaio lo vivo sempre con ansia e trepidazione. E mentre tutti brindano ai loro buoni propositi fatti di salute, amore, prosperità e felicità tà tà... io mi fermo un momento.
Mi fermo e trattengo il respiro. Come a voler bloccare quell'attimo fatto di ciò che già conosco e che ho imparato ad affrontare rispetto a quel nuovo che al contrario porta con sé solo l'imprevedibile e va bene, lo ammetto, mi spaventa sempre.
Quello di cui sono sicura è che del 2021 mi porterò dietro un grande bagaglio fatto di certezze...
Il grande dolore che mi ha dato e che è ancora li dentro al cuore, duro e impenetrabile come un blocco di ghiaccio.
La dolcezza di chi con le sue parole e i suoi gesti riesce sempre ad emozionarmi.
Le risate che nascono spontanee.
La solidarietà e l'affetto di chi mi vuole bene e me lo dimostra sempre...
La bottiglia di spumante che ho trovato dietro la porta stasera.
Il sentirmi consolata da Giulia quando mi viene un attacco di malinconia.
Il "va tiutto beeene?" con l'accento milanese di Chiaretta.
Qualcosa o un pó di tutto questo mi tornerà utile per affrontarlo.
È un salto nel vuoto...ma Buon Anno a tutti! Cin cin!
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