Quante persone ho potuto salutare, abbracciare e baciare questo fine settimana!
Tutto questo è successo per la festa principale del paese di Ba, appuntamento fisso al quale ogni anno per la "gioia" (si fa per dire di Mr. Big) e l'euforia (vera e genuina) della mia nanetta non posso assolutamente mancare.
A prescindere dai festeggiamenti, sacri e non, che si svolgono nei giorni di festa, la cosa che mi piace di più di questo "evento" è il fatto di incontrare e ritrovare amici, parenti vicini e lontani o semplici conoscenti che a causa della vita frenetica che conduciamo,imposta dal tran tran familiare: lavoro - casa - famiglia non ho mai tempo di vedere o di fermarmi per più di cinque minuti semplicemente per scambiare due chiacchiere.
Ogni volta che vado "a lu paisi" (definizione "bigghiana") dai miei, ho sempre l'impressione di avere le ore contate. Ogni volta si accavallano mille cose da fare e il tempo non è mai abbastanza per riuscire a farle tutte e così anche fare una semplice passeggiata diventa praticamente impossibile.
Ecco allora che, giusto questa occasione diventa per me un momento di incontro ideale e anche un semplice saluto, che sia uno ciao confidenziale o un formale buongiorno e buonasera, si trasforma per me in un passepartout per entrare nella loro vita e permettere agli altri di entrare nella mia, raccontare della mia vita, della mia famiglia, del bello o del brutto che mi è successo durante l'anno e ascoltare a sua volta quello che la persona che incontro mi racconta di sé.
Se penso poi che viviamo in un'epoca ipertecnologica, dipendenti da internet che ormai condiziona per molti aspetti la nostra vita, isolandoci il più delle volte dietro le sue piattaforme sociali e innumerevoli chat, un semplice gesto di affetto reale e fisico come può essere un abbraccio o un semplice bacio sulla guancia all'amica, con la quale prima condividevo tutto e adesso non vedo da mesi, assume per me un valore di fondamentale importanza perché mi consente di ricreare quel filo di conoscenza interrotto uscendo da un "guscio" che inconsapevolmente mi sono creata.
Saluti e baci a tutti allora!
Tutto questo è successo per la festa principale del paese di Ba, appuntamento fisso al quale ogni anno per la "gioia" (si fa per dire di Mr. Big) e l'euforia (vera e genuina) della mia nanetta non posso assolutamente mancare.
A prescindere dai festeggiamenti, sacri e non, che si svolgono nei giorni di festa, la cosa che mi piace di più di questo "evento" è il fatto di incontrare e ritrovare amici, parenti vicini e lontani o semplici conoscenti che a causa della vita frenetica che conduciamo,imposta dal tran tran familiare: lavoro - casa - famiglia non ho mai tempo di vedere o di fermarmi per più di cinque minuti semplicemente per scambiare due chiacchiere.
Ogni volta che vado "a lu paisi" (definizione "bigghiana") dai miei, ho sempre l'impressione di avere le ore contate. Ogni volta si accavallano mille cose da fare e il tempo non è mai abbastanza per riuscire a farle tutte e così anche fare una semplice passeggiata diventa praticamente impossibile.
Ecco allora che, giusto questa occasione diventa per me un momento di incontro ideale e anche un semplice saluto, che sia uno ciao confidenziale o un formale buongiorno e buonasera, si trasforma per me in un passepartout per entrare nella loro vita e permettere agli altri di entrare nella mia, raccontare della mia vita, della mia famiglia, del bello o del brutto che mi è successo durante l'anno e ascoltare a sua volta quello che la persona che incontro mi racconta di sé.
Se penso poi che viviamo in un'epoca ipertecnologica, dipendenti da internet che ormai condiziona per molti aspetti la nostra vita, isolandoci il più delle volte dietro le sue piattaforme sociali e innumerevoli chat, un semplice gesto di affetto reale e fisico come può essere un abbraccio o un semplice bacio sulla guancia all'amica, con la quale prima condividevo tutto e adesso non vedo da mesi, assume per me un valore di fondamentale importanza perché mi consente di ricreare quel filo di conoscenza interrotto uscendo da un "guscio" che inconsapevolmente mi sono creata.
Saluti e baci a tutti allora!
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